Un aglomerato di case con una prospettiva improbabile, ma che da il senso di una continuità esponenziale con un impianto decisamente equilibrato.

Le case e i palazzi fanno da proscenio ad un inverosimile teatro all’aperto dove gli attori sono disseminati alla rifusa, ma con la loro precisa partecipazione.

Alfredo Troilo ci ha abituati ormai da anni a richiamare il senso dell’oggettività attraverso il paesaggio urbano con imprevedibilità ed incisività.

Antonio Castellana